mercoledì 19 dicembre 2007

Blog: sincerità e chiarezza non sono un optional

Blog istituzionali per la Pubblica Amministrazione?

I blog sono ormai non solo uno strumento colloquiale attraverso il quale chiunque può entrare in casa nostra ma sono divenuti ormai dei veri e propri collettori e diffusori di idee e punti di vista, luoghi di confronto, di analisi, di denuncia e di sperimentazione.
I blog aziendali sono senz’altro uno strumento in grado di rendere attivi e dialoganti realtà altrimenti inavvicinabili e di creare uno scambio proficuo e vantaggioso sia per il cliente che per l’azienda.
Pur dovendo prestare molta attenzione alla coerenza delle fonti e alla veridicità delle informazioni, è chiaro che il blog ha una validità che anche a livello istituzionale può offrire opportunità vantaggiose.
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• Un blog, al contrario di un sito web più formale e tradizionale, dà la possibilità di una vera e propria interazione tra utenti e produttori di informazione;
• Un blog può mantenere toni più colloquiali e creare una fidelizzazione con il lettore, creando un plot narrativo anche là dove non esiste una vera e propria storia;
• Un blog - quando è costruito rispettando le principali regole di ergonomia, architettura delle informazioni e usabilità - può unire le caratteristiche migliori del sito a quelle del quotidiano di informazione;
• Un blog è percepito come qualcosa di “vivo” e innesca la discussione e il confronto, cosa che un sito istituzionale spesso non fa.
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Più che sperimentazione, è un campo di forte impegno a dare risposte ai propri utenti ma ancor più a costruire con loro il miglioramento del servizio: chiarezza di intenti, progetto e sincerità devono essere alla base. E’ molto più di un mettersi in piazza: qui non ha senso barare come non ha assolutamente senso il burocratese; concetti assurdi sono la circolare, il parere, l’interpretazione della superiore direzione generale; poche parole e lettere grosse: si è costantemente sotto gli occhi di tutti, portatori di interesse e semplici cittadini.
Il blog può essere uno strumento per creare una community pubblico-privato in grado di incidere sulla valorizzazione dell’operato della sede, sulla ottimizzazione dei tempi di rilascio e fruizione dei servizi; può avvicinare un pubblico sempre maggiore di utenti e fidelizzarlo alle proprie iniziative esplicitando filosofia progetti e modalità procedurali.
Non sempre la “cosa pubblica” è percepita come tale dagli utenti e il rischio è che in tempi di degerarchizzazione dei rapporti - Internet favorisce l’orizzontalità degli stessi - gli Enti rimangano fuori da questa grande occasione di confronto e dialogo proficuo tra chi fa e chi usa il Sistema pubblico.

Naturalmente ci sono poche ma fondamentali regole da seguire, prima tra tutte la sincerità e la chiarezza di intenti dello strumento.

martedì 13 novembre 2007

Misure per la modernizzazione e la semplificazione della amministrazioni pubbliche

Il testo del disegno di legge

Il disegno di legge è coerente con il quadro già delineato con il DPEF e con i provvedimenti del Governo in materia di liberalizzazioni approvati nella prima fase della legislatura. Il provvedimento interviene infatti in forma più strutturale ed organica rispetto al passato sul processo di semplificazione e modernizzazione della P.A., coordinando un insieme di interventi destinati a cambiare profondamente il rapporto tra le amministrazioni pubbliche e cittadini.

Va sottolineata innanzitutto la scelta di riformulare le norme della legge n. 241 del 1990 sui tempi dei procedimenti amministrativi , con la fissazione di termini per la conclusione dei procedimenti più certi e brevi, in ogni caso non superiori a 180 giorni. Vengono poi accelerati i processi diretti alla realizzazione e utilizzazione dei sistemi di protocollo informatico volti all’eliminazione dei flussi documentali di cartaceo.

A seguito delle modifiche introdotte dalla Camera, si segnalano almeno tre aspetti che avranno un impatto fortemente positivo in favore di cittadini e imprese-utenti.

• In primo luogo, si sottolinea l’estensione delle norme della legge 241 del 1990 sulla trasparenza amministrativa ai gestori pubblici o privati di servizi di pubblica utilità e agli altri soggetti privati – quali i concessionari e le società con totale o prevalente capitale pubblico.


• Rientrano in questo ambito le misure volte alla riduzione dei tempi dei procedimenti amministrativi mediante una ampia rivisitazione della disciplina attualmente vigente; ma anche – ed è forse questo l’aspetto più innovativo – la previsione di “multe” a carico della PA e degli altri soggetti ad essa assimilati,e a favore dei cittadini in caso di inosservanza dei termini dei procedimenti amministrativi.


• E’ istituita presso il Cnel, in sintonia con il Memorandum sul lavoro pubblico recentemente sottoscritto tra Governo e organizzazioni sindacali, una Commissione indipendente di alto profilo tecnico, che avrà il compito di valutare e contribuire al miglioramento della qualità dei servizi resi dalla pubblica amministrazione con riferimento alla soddisfazione dei cittadini e delle imprese che ne sono destinatari principali. La Commissione si avvarrà a questo fine dell’attività di valutazione già svolta da tutti gli organismi pubblici ad essi preposti settorialmente. Alla sua istituzione si accompagna una delega legislativa al Governo per il riordino della disciplina dei controlli interni nel settore pubblico.


• Il provvedimento, inoltre, interviene in materia di semplificazione dei controlli amministrativi in materia ambientale sulle imprese certificate ISO 14001, affidando ad un regolamento governativo l’individuazione dei controlli di qualità che possono essere sostituiti da quelli già svolti dai soggetti certificatori, in un’ottica di semplificazione degli oneri burocratici certamente positiva per tutto il mondo imprenditoriale.


• Il ‘pacchetto Nicolais’ individua, infine, con l’articolo 10, una serie di misure per la piena digitalizzazione degli atti e dei documenti nell’ambito del processo amministrativo, contabile e tributario, dopo una rapida fase di sperimentazione, rendendo effettivo l’obbligo di depositare in formato elettronico per via telematica gli atti o i documenti offerti in documentazione dalle parti nel corso del processo; viene inoltre confererita al Governo una delega legislativa per il riordino della normativa sulle comunicazioni e sulle notificazioni in modo di adeguarle alle altre disposizioni del ‘processo telematico’.

lunedì 12 novembre 2007

...una occasione di confronto

Una grande occasione di confronto e dialogo proficuo
tra chi fa e chi usa il Sistema pubblico.

Cerchiamo in questo modo di rendere attivi e dialoganti realtà che spesso sembrano avere interessi contrastanti, di creare uno scambio proficuo e vantaggioso sia per tutti i nostri clienti che per una azienda, l'Inps, che deve muoversi nei limiti imposti da leggi e regolamenti che la realtà quotidiana avverte spesso obsoleti.